Carissimi parrocchiani,

Nel clima di incertezza e smarrimento che ci ha accompagnato in questo sofferto anno di pandemia, ci prepariamo a vivere il Natale del Signore che viene.
Sarà per tutti noi una festa più sobria, forse senza la possibilità di godere l’abbraccio di tutti i nostri cari. Molti lo vivranno nella solitudine, oppure senza serenità e nell’angoscia per il futuro. Questo lo rende un Natale certamente diverso, più povero.
Il cristiano non può rassegnarsi alla tristezza perché la fede è fiducia … la fiducia nel Dio-con-noi.
Il primo Natale è avvenuto nella totale povertà di Betlemme: immaginiamo la preoccupazione di Giuseppe che non riesce a trovare un riparo per la sua giovane sposa che inizia ad avvertire le doglie del parto. Non c’è più tempo …, il tempo è maturo, è compiuto. Non importa se la situazione circostante è più o meno favorevole … il Figlio deve nascere … quando è ora è ora.
Siamo tristi ? Lui sarà la nostra Gioia.
Siamo poveri ? Lui sarà la nostra vera ricchezza.
Siamo preoccupati ? Lui sarà la nostra fiducia.
Siamo impauriti ? Lui sarà il nostro coraggio.
Siamo stanchi e afflitti ? Lui sarà la nostra forza e speranza che ci solleva.
Accogliamolo! Apriamogli il cuore!
Non è una favola … È una realtà.
Non è un palliativo, … è una Presenza Viva.
Questo Dio così Grande e così piccolo, questo Dio che ci dice di non temere, di aprirci alla speranza.
Ma questo è possibile solo se Lo accogliamo lì dove si fa presente: nei sacramenti e nei fratelli.
I sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia ci riempiono il cuore dell’Amore del Signore.
Torniamo a riscoprire la leggerezza di essere liberi dal male.
Riscopriamo anche il dono di essere comunità, di fare famiglia con tutti, soprattutto per chi non ha famiglia. Saremo invasi dalla gioia.
Affidiamo a Lui questo momento difficile.
Gli affidiamo le nostre famiglie, i nostri bambini, adolescenti e giovani.
Gli affidiamo gli anziani, i malati, chi soffre per questa crisi sanitaria e sociale.
A tutti giunga la Benedizione del Signore assieme al nostro Augurio di un Santo Natale

Don Stefano e i sacerdoti dell’Unità Pastorale di Soave

MERCOLEDI’ 23 DICEMBRE ORE 20.30 (Duomo Soave) RICONCILIAZIONE DI PIU’ PENITENTI CON LA CONFESSIONE
E L’ASSOLUZIONE GENERALE

• Il Vescovo Giuseppe, in comunione con la Conferenza Episcopale del Triveneto, sentita la Penitenzieria Apostolica, dà FACOLTÀ ai sacerdoti di celebrare la RICONCILIAZIONE di più PENITENTI con la CONFESSIONE e ASSOLUZIONE GENERALE COMUNITARIA in preparazione al Natale 2020.
  Si tratta di una Concessione eccezionale dovuta a questa particolare situazione di pandemia.
  La liturgia Penitenziale è una vera celebrazione di preparazione spirituale al S. Natale e ottiene il Perdono dei peccati gravi che si è tenuti a confessare terminata l’emergenza sanitaria. 
  Disposizioni richieste:
  Solo chi partecipa per intero alla Celebrazione Penitenziale ne ottiene l’assoluzione dei Peccati. Si richiede che i fedeli siano ben disposti: cioè, ognuno si penta dei peccati commessi, proponga di evitarli, intenda riparare gli scandali e i danni eventualmente provocati.
  Confessioni Natalizie  Comunicato dalla Diocesi: La Confessione individuale si svolge mantenendo la distanza di sicurezza, e indossando sempre la mascherina. Si evitino tempi lunghi e si rimandi ad un altro momento l’approfondimento di questioni che possono emergere.